Nitemare Hippy Blog - L'essenza, come minimo ~ by Dubh ~ <$BlogRSDUrl$>

Nitemare Hippy Girl.

L'essenza, come minimo.

onsdag, januari 11, 2006

Wheeeeee!
Buon anno.

A proposito di colazioni e sole.
E' piuttosto curioso come osservare alcune persone la mattina presto condizioni la psiche umana. La sera prima magari sei una sorta di Harry Klein furioso perchè non capisci cosa sta farfugliando Derrick, pensi mentre cammini sulla neve alle incisioni che potrebbero mettere sulla tua lapide tanto fa freddo (una cosa come "non morì in patria, poichè non ne aveva una effettiva, ma magari poteva decedere altrove e non qui") e vorresti macchiarti dei più cruenti omicidi, ma la mattina dopo ti ritrovi davanti certe scene così deliziose che tutto diventa nuovo e le gambe rischiano di cedere all'entrata della Fruhstuckzimmer (o Buffet-Raum, non ho ancora capito bene).

Dimentichi tutte le notti che hai sognato Venezia senza senso.
Slalom tra turisti, forse americani.
L'odore del caffè crucco non ha paragoni, c'è poco da fare.

Una cosa che già avevo notato è come, appunto, alcune persone vengano colpite da grazia speciale, innovativa e considerevole quando fanno colazione, illuminate in faccia dal sole mattutino. Non importa chi siano o perchè siano lì, ma in quel momento tutto galleggia. Persino masticare diventa per certi individui una questione di stile, mascella ben salda e sorrisi trattenuti. Lo sguardo alzato dalla tazza di caffè che colpisce direttamente il cuore, tanto che ci si dovrebbe tenere alla sedia.

"Forse mi ucciderà così. Sorridendo"

Tutto torna viscido e acquoso come un tempo, ma questa volta le cose sono differenti. C'è una replica generale e condivisa al "roger roger", anche se è condita da racconti su Speer o il dadaismo, da sghignazzate o frasi raggelanti buttate lì ai pesci.
Va bene.
Si china la testa, ma in modo diverso.
Ci si domanda perchè il fiume debba scorrere in direzioni così nuove, ma ci si siede sul posto del passeggero e si guarda fuori dal finestrino un po' à la Johansson, lasciando i famosi capelli sciolti e ormai lunghi sulla schiena, a disposizione di mani che, a quanto pare, non possono stare lontane da essi ma dal volante sì.

Tu sei la mia Berlino

Quando si arriva al fondo del tubetto cosa succede?
Grattiamo intanto il fondo e cancelliamo il passato, ormai ammuffito e vecchio: certi fantasmi vorrebbero che scrivessi loro un'email, ma sarebbe così nostalgica e triste da sembrare falsa. E non si vivono tre anni di ricordi per poi sembrare falsi alla prima occasione.
Salto questo giro.
Basta, signori.
osmotizzato da dubh |